Reparto
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REPARTO PEGASO
La branca Esploratori e Guide si rivolge ai ragazzi ed alle ragazze di età compresa tra gli 11/12 ed i 16 anni. I ragazzi e le ragazze si riuniscono in squadriglie. Più squadriglie formano un reparto. |
La legatura quadra
Legatura quadra "classica"
Di questa legatura sono pieni i manuali e i siti internet; i disegni sono spesso quelli degli anni ’50, tramandati di capo in capo.
Il nome non ha nulla a che vedere con l’angolo a cui vengono fissati tra loro i pali, che con questa legatura possono essere legati a qualsiasi angolazione. La legatura quadra viene usata quando due pali incrociandosi tendono a rimanere uniti per sopportare uno sforzo, mai invece quando tendono a stare lontani l’uno dall’altro.
La legatura inizia con un nodo parlato, nel caso più comune, quello in cui un palo poggia verticalmente sul terreno, su di esso andrà fatto il nodo d’inizio in modo che sia sempre al di sotto della legatura per evitare che la legatura scivoli verso il basso.
Nel caso invece che la legatura venga fatta su pali stesi a terra il nodo d’inizio verrà fatto su quello a contatto con il terreno.
Un errore comune nel fare il nodo parlato è quello di lasciare troppo poco cordino libero all’inizio. Anche il miglior nodo parlato infatti tenderà ad allentarsi se il capo libero non sarà abbastanza lungo da essere attorcigliato attorno al cordino prima di iniziare la legatura in modo da fissarlo con il primo giro.
Attenzione: i giri di legatura non devono essere fatti a caso: quelli successivi al primo dovranno essere tenuti esterni a esso sul palo orizzontale e interni su quello verticale. Tre giri sono più che sufficienti prima di procedere ad altri tre giri di strozzatura, che dovranno essere il più possibile stretti perché da essi dipende la sicurezza della legatura
Fulmini: come evitarli
Mai prendere sotto gamba un temporale estivo: nella bella stagione si registra un significativo aumento dei fulmini e il rischio di rimanerne vittima aumenta.
Fortunatamente è molto raro il caso in cui un fulmine si scarica direttamente su una persona, in questo caso, purtroppo, il decesso è paticamente inevitabile.
Nel caso, invece di fulminazione indiretta, ossia causata dalla corrente elettrica che si disperde nel terreno in prossimità del punto d'impatto, le conseguenze sono in genere minori, anche se a volte possono essere anche molto gravi. La fulminazione indiretta, infatti, può comportare ustioni, arresto cardiaco, arresto respiratorio, problemi alla vista per il fortissimo bagliore del fulmine nonché disturbi uditivi per il rumore dovuto al violento spostamento d'aria.
Ecco quindi un primo consiglio: cercare di evitare i temporali per non incappare in un fulmine. Ma se uno di questi, talvolta improvvisi, eventi atmosferici ci dovesse cogliere all'aperto ed essere particolarmente "attivo" in quanto a lampi e fulmini, la prima cosa da fare è cercare rifugio al chiuso ed evitare di mettersi sotto gli alberi.
Se siamo all'aperto, senza ripari nelle immediate vicinanze, evitiamo di stare in piedi con le gambe divaricate a causa del rischio di differenze di potenziale elettrico tra i due piedi. È meglio accucciarsi, tenendo i piedi il più uniti possibile e con la testa tra le ginocchia.
Se siamo in gruppo, sparpagliamoci per evitare la propagazione dalla scarica tra vicini.
Non dobbiamo ripararci sotto gli alberi isolati, specie se alti.
Il bosco fitto è già meno pericoloso, purché rimaniamo lontani dai tronchi o dai rami bassi.
Un’utile precauzione è quella di liberarsi da qualsiasi oggetto metallico (collanine, orologi) e cercare di evitare tutte le strutture metalliche, come per esempio i piloni, tettoie aperte, cabine telefoniche.
Se abbiamo la possibilità di rifugiarci in macchina, chiudiamo bene i finestrini ed evitiamo di toccare le portiere del veicolo.
Se siamo al mare, durante un temporale restiamo distanti dalle barche e dalla spiaggia perché ombrelloni e gli alberi delle imbarcazioni possono attirare un fulmine.
Evitiamo di entrare in contatto con l’acqua, e se stiamo facendo il bagno usciamo subito.
Infine, è bene ricordare che le persone colpite da fulmine non sono cariche elettricamente e dunque non si rischia nulla a prestare loro soccorso. Al contrario un soccorso immediato può risultare determinante per salvare una vita.